PUNTI LINEE SUPERFICI
Quattro sensibilità artistiche si uniscono in una performance, in un lavoro di scambio e condivisione tra ambienti di creazione differenti.
La lunga sperimentazione coreografica di Serena Zanconato ispirata al pittore Vasilij Kandinskij, la ricerca di Rajan Craveri nell’ambito della generazione visiva in tempo reale, il sassofono e le sonorità elettroniche di Ozomotic e le sculture modulare di Miriam Del Seppia s’incontrano e dialogano nello spazio scenico.
Punti, linee, cerchi e spirali sono le forme con cui la performance desidera unire lo spazio interiore con quello esterno.
La danzatrice esplora gli spazi con movimenti contenuti e nascosti, come i punti di Kandinskij che cercano le loro direzioni. Nell’attenzione e nell’ascolto, lascia emergere delle linee per poi lanciare superfici in dinamica come se fossero soffi di vento. Alla scoperta dei confini individuali, cerca la trasparenza, lo spazio dell’aria per dissolversi nel quadro scenico. Il corpo e le sue dinamiche sono investiti e avvolti dalle proiezioni astratte che trasformano di volta in volta il luogo della danza.
Il suono costruito in costante rapporto con la partitura danzata l’accompagna e dialoga con la luce generando momenti rarefatti e istanti più densi; vuoti e pieni, che trovano materia nel ritmo della scenografia, un paesaggio stilizzato che si lascia abitare da suoni, bagliori e gesti.
I lavori di micron nascono spesso da un’ispirazione proveniente dall’arte visiva, questa diventa un punto di partenza e una guida per l’esplorazione del corpo nello spazio e la sua interazione con esso. La danza dialoga con le proiezioni di luce e la musica elettronica percorrendo insieme le strade della composizione live, dove i differenti linguaggi si fondono in un’unica operascenica.