Danza contemporanea

Haiku

Ritiro in un luogo immerso nella natura, di 3 giorni dedicato ad uno o due danzatrici – danzatori, per scoprire essenzialità, autenticità e naturalezza nella danza.

perché immergersi in questo ritiro, in haiku

Sia nel caso in cui la danza sia la nostra professione, sia nel caso in cui sia uno dei più grandi e profondi nutrimenti della nostra vita, risulta spesso difficile proteggerla nella sua purezza, nella sua essenza. Ci sono momenti in cui ti senti affaticata dalle difficoltà quotidiane e allo stesso tempo vorresti fortemente non perdere di vista l’amore che hai per la ricerca del movimento sincero.

Ogni giorno devi per forza portare ossigeno a ciò che ti dà da vivere: bandi di produzione, corsi, o a tutt’altra tipologia di lavoro; capita allora che non trovi più aria e spazio per la poesia del movimento, al di là di ogni aspetto performativo.

Ci sono tempi in cui senti che devi essere molto preparata, e allora studi studi, ma alle volte non sai nemmeno bene quali tecniche e pratiche possano nutrire la tua anima danzante.
Se sei poi una danzatrice professionista pare che tu debba eseguire tutto bene, dal lavoro al suolo atletico e fluido, a Cunningham, a stili nord europei.
Oppure se vuoi semplicemente coltivare la tua arte come passione irrinunciabile e luogo di creatività e bellezza, ti sembra difficile trovare lezioni non competitive che uniscano in modo sottile lo spazio interiore a quello esterno, che sappiano unire la dimensione fisica a quella spirituale.

In tutti questi casi,  puoi sentirti persa e non riconoscerti più nella trama dei tuoi gesti, la tua danza ti sembra sbagliata, un abito scomodo, ruvido che  non vorresti indossare.

Ad un certo punto, è stato così anche per me.
Nel corso degli anni di lavoro come danzatrice e insegnante di danza contemporanea, presa da tante lezioni e seminari, dalle necessità del mondo dello spettacolo (come bandi, burocrazie, associazionismo…), non trovavo più il perché profondo della danza, della tela di gesti che indossavo nel mondo. 

Nel frattempo, contemporaneamente al lavoro di danzatrice, ho dato al mondo due bimbe, mi sono trasferita in una piccola borgata nei boschi delle Alpi vicine a Torino.
Le mie priorità sono così completamente cambiate. Piano piano, le piccole e il bosco hanno messo a nudo il mio essere confusa nel fare incessante, mettevano in luce la necessità del silenzio, per capire il perché stessi ancora danzando dopo tanti anni dalla formazione in Paolo Grassi.

Poi è arrivata la pandemia, durante la quale ho tenuto tanti laboratori al Parco Dora di Torino, sperimentando l’insegnamento all’aperto in ogni momento dell’anno, anche nei mesi più freddi. La bellezza del paesaggio invernale era uno stimolo inesauribile. Ogni stagione offriva fascino e magia.
Al termine della pandemia capii inequivocabilmente che la mia vita e la danza non sarebbero più state le stesse, mi presi del tempo per capire, sperando di poter fare emergere qualcosa di nuovo. Prima del 2022 avevo insegnato quasi ogni giorno della mia vita per 17 anni: era il momento di intraprendere dei cambiamenti.
Volevo ritrovare le mie radici del movimento, volevo ritrovare la memoria di quei meravigliosi alberi di ciliegio sotto ai quali danzavo quando ero bambina, tra una ciliegia e l’altra.

In quel tempo di raccoglimento la danza e la pedagogia si sono integrate con la vita che conduco immersa nella natura. Sono riuscita a lasciare che le braccia e il corpo fossero una continuazione del paesaggio interiore che a sua volta è una prosecuzione di quello esterno. La natura con i suoi fiori selvatici, le radici, i cieli è diventata maestra di gesti: una curva in avanti della schiena è diventata un albero chino mosso dal vento, una mano non completamente estesa un bocciolo.

Come è profondamente cambiato il mio modo di danzare così si è trasformato il mio modo di insegnare: desidero aiutare gli allievi a trovare la loro natura nel movimento, tutti gli strumenti che utilizziamo insieme servono a trovare sincerità, semplicità e di conseguenza coraggio, eleganza e autenticità nell’esprimere la loro ricerca.

Così nasce “Haiku”, per una danza poetica, in cui puoi ritrovare la tua unicità grazie alla pratica, alla disciplina, all’improvvisazione e alla coreografia a contatto con la natura.

haiku nei particolari

“Haiku” è un ritiro di danza per far fiorire un movimento sincero e originale, attraverso pratiche corporee attente, poetiche e curate nei dettagli, unite all’ascolto della natura, all’improvvisazione e alla composizione coreografica.

È un’esperienza di tre giorni che faremo qui nella piccola borgata di montagna immersa nei boschi in cui vivo insieme a Rajan – compagno d’arte e di vita – e alle nostre bimbe: Liù e Mimì.

Iniziamo il lavoro con la creazione del tuo ikebana, una composizione di elementi di natura che sceglierai durante il ritiro e che sarà lo spirito guida, il radicamento che donerà trasformazione al tuo universo gestuale. Questa scultura fatta di fiori, foglie, rami e pietre sarà la finestra sul tuo paesaggio interiore.

Raccogliere, sistemare, prendersi cura nei particolari dell’Ikebana ci aiuta a fare silenzio nella mente, ad appoggiare i gesti sulla concretezza, a risvegliare in noi un senso della bellezza profondamente legato alla natura, aprendo il nostro immaginario oltre noi stessi. Nella danza le mani porteranno la memoria del tatto di quella foglia giallo acceso che hai scelto e che è unica; gli occhi si apriranno con una nuova luminosità, perché si ricorderanno del colore argenteo di una corteccia.

Ci occuperemo della nitidezza del movimento attraverso tecniche di danza, per trovare la trasparenza e la lucentezza di un torrente di montagna, per lasciare andare sovrastrutture, trucchi del mestiere, virtuosismi e far emergere una gestualità che non ha bisogno di essere eclatante, forzata, perché nasce da una danza che fluisce e che risponde alla nostra natura più profonda.

Attraverso flussi e azioni improvvisative incarneremo la magia di un gesto che nasce, l’eleganza di una dinamica semplice, forme imprevedibili ispirate dall’ambiente, dall’interazione con l’Ikebana e dalla lettura di una selezione di Haiku.

Questo seminario individuale è un tempo che dedicheremo a lasciare andare il sovrappiù accumulato, ad ascoltare ciò che vuole manifestarsi per realizzare le tessiture di gesti, “Haiku coreografici”: coreografie che possano essere le radici uniche e irripetibili della tua nuova danza.

cosa faremo

Ci dedicheremo ad una pratica attenta e poetica, qui nella piccola borgata di montagna, prendendo ispirazione dal bosco e dai prati circostanti.

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Ikebana. Il lavoro comincia con la creazione di un Ikebana, una scultura di elementi naturali scelti da te seguendo i principi dell’essenzialità, del ritmo tra vuoti e pieni, dell’eleganza che vive nella semplicità. Questa composizione ti farà da guida durante il percorso: un portamento delle braccia avrà una densità di movimento diversa se ispirato da un rametto o dallo stelo di un fiore, una curva delle gambe che ti ha creato difficoltà tecniche potrà trovare ispirazione nella forma di una pietra brillante che hai adottato nel bosco,  il tuo pliè potrà finalmente sentire l’appoggio al suolo attraverso una foglia rossa d’autunno che hai trovato posata a terra, un bocciolo potrà rivelarti molto sulla grazia delle mani. Il lavoro si modellerà così piano, piano su di te.

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Il camminare. In questa prima fase lavoreremo sulla meditazione camminata in luoghi sicuri e suggestivi e nella saletta che ci accoglie per praticare vicino al tuo Ikebana. Dilatiamo il tempo e lo spazio, per lasciare emergere nuove possibilità di bellezza, di essere. 

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Lavoro al suolo. Poi passeremo al lavoro al suolo, con respiro e movimento consapevoli tratti dallo Yoga, dal Feldenkrais, da altri metodi somatici. Nella dinamica passeremo al floorwork, per risvegliare il corpo, le articolazioni e gli organi che sono come divinità che si son fatte piccole per abitare in noi.

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Tecniche di danza. Attraverseremo tecniche di movimento, tratte da diversi ambiti della danza contemporanea, unite da me in una sintesi linguistica, che lascia scivolare i codici sempre più in trasparenza, alla ricerca di una bellezza sottile e leggera.  Coltiveremo il lavoro con disciplina e precisione, senza virtuosismi, per liberare il corpo con ferma gentilezza dalle abitudini ingabbianti e alleggerirlo dalle contratture. Espanderemo attraverso fluidità, linearità e spirali, la sensazione di lunghezza degli arti e della colonna vertebrale, che proseguono nello spazio circostante, per andare oltre la nostra pelle e far parte del tutto.

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Improvvisazione. Ci occuperemo poi di azioni improvvisative che dall’osservazione di scorci naturali o di piccoli dettagli di un prato, passeranno alla dinamica e al gesto che si manifesta nell’istante, nell’urgenza e nella spontaneità del momento.

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Haiku coreografici. Infine ti guiderò nella realizzazione dei tuoi Haiku coreografici, brevi partiture danzate, che dopo il training svolto, andranno ad attingere alle tue inclinazioni più profonde e autentiche. Gli haiku coreografici costituiscono così dei nuclei di movimento, composizioni che, curate nei particolari, saranno una sorta di alfabeto coreografico: radici, rami e fiori con i quali sviluppare un linguaggio originale, essenziale, vivo.

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Bonus. Al termine del percorso, entro un mese avremo la possibilità di avere un confronto in video chiamata per sentire come procede la tua ricerca, se potrà esserti utile mi farà piacere contribuire con consigli e idee.

I luoghi

I luoghi in cui ci muoveremo a seconda delle condizioni climatiche e delle esigenze del lavoro, sono luoghi incantevoli, semplici e sicuri, tra i quali vedremo prati e stradine di bosco vicine a casa, un terrazzo immerso nella natura, la saletta palchettata con vista sulle montagne e altre sale di pratica in spazi vicini a noi con cui collaboro.

Viviamo in una piccola località montana, è possibile vedere insetti di varia natura, bellissimi, come libellule, farfalle dai tanti colori, coleotteri, oltre alle nostre api, che ci offrono il miele che mangiamo ogni giorno.
Tra i cespugli del bosco fanno spesso capolino caprioli, che oramai hanno familiarizzato con le nostre abitudini e a debita distanza non scappano. Più raro vedere volpi, ghiri, scoiattoli e poiane, ma quando capita è puro incanto. Le immagini della pagina ritraggono alcuni scorci della nostra borgatina montana.

Tempo insieme

Oltre alle ore di pratica distribuite nei tre giorni di mattina e pomeriggio, condivideremo semplici momenti familiari, dalla cucina e dal fare il pane, alla raccolta dei frutti nell’orto. La bellezza del movimento delle mani nasce anche dall’esperienza che facciamo del mondo. 

Insieme a noi ci saranno la nostra cagnolona Yuki e tre gatti agilissimi che dormono tutto il giorno.

A chi si rivolge

Questo lavoro combina discipline della danza, improvvisazione e coreografia guidate dalla contemplazione del paesaggio. Leggeremo Haiku, che possano ispirarti e lavoreremo sul tuo Ikebana, spirito guida di questo viaggio verso la tua natura.
Tutte queste pratiche richiedono impegno, cura dei particolari per raccogliere insieme gesti ispirati e unici.

Haiku è dedicato a danzatori, attori, performer, mover, a persone che amano la danza e la ricerca del movimento. 

Non è adeguato a persone che non hanno familiarità e dimestichezza con lo studio della danza; presto riuscirò a proporre un percorso anche per chi si vuole avvicinare ex novo alla danza, per poterci dedicare insieme alla costruzione di buone basi.

Per partecipare

Faremo una chiamata conoscitiva dove potremo confrontarci e dissipare dubbi e insicurezze.

Se ci farà piacere fare questo percorso insieme, ti invierò il preventivo da firmare e fisseremo le date in cui potremo lavorare.

Il lavoro inizierà due mesi prima del ritiro con quattro compiti che ti invierò attraverso dei video. Questi incarichi che preparerò ti condurranno lungo i capisaldi del percorso insieme.

1.Camminate danzate. Scopriamo la danza in ogni passo.

2. Pratiche di limpidezza. Tecniche di danza per trovare nitidezza del movimento.

3. Catturare l’istante. Improvvisazione per esplorare consegne che ci aiuteranno molto nella costruzione degli haiku coreografici, quelle che saranno le tue coreografie fondanti.

4. Natura per un nuovo immaginario. Gesti che interagiscono con elementi naturali.

Per confrontarci e capire lo stato del lavoro insieme faremo due chiamate di un’ora su Zoom. Dopo la seconda chiamata su Zoom, alla fine del secondo mese lavoreremo insieme per tre giorni, nella data precedentemente concordata, qui in montagna e in spazi danza non lontani, raccogliendo gli stimoli della stagione che ci ospita.

Prezzo

Il valore del lavoro individuale è di 1500 euro, divisibili in cinque rate, da saldare tramite bonifico prima del ritiro.
Il valore del ritiro per due danzatori è di 750 euro a testa, divisibili in due rate da saldare prima del seminario.
Sarà possibile saldar il ritiro individuale e in cinque rate antecedenti l’inizio del seminario e saldare quello di coppia in due rate ciascuno, prima dell’inizio del ritiro.

dubbi e domande

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Come faccio a raggiungervi?

Il treno arriva ad Avigliana in provincia di Torino, e lì ti o vi aspetteremo con l’auto e in una ventina di minuti raggiungeremo la casa tra foglie, fiori e montagne. Oppure se preferisci puoi raggiungerci in auto. Se hai la possibilità puoi arrivare giovedì sera e partire domenica nel tardo pomeriggio.

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Devo essere un esperto di Ikebana?

Assolutamente no, uso il termine Ikebana perchè per me è molto suggestivo, e porta con sé i valori della concentrazione, della cura, del rispetto della natura, dell’eleganza, delle non competizione; sono tutti valori che io vedo correlati anche alla tutela del corpo, aspetto fondamentale in questo lavoro che faremo insieme. La composizione quindi non sarà un accademico Ikebana, è una scultura che accompagnerà e ispirerà il tuo lavoro, per scoprire le possibilità della tua danza.

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Che tipo di luoghi indagheremo?

Luoghi che abbiano come prime caratteristiche quelle della tranquillità, della pace,della bellezza naturale; non ci spingeremo in luoghi pericolosi e avventurosi o in condizioni climatiche difficili; lo scopo non è quello di avvicinarci a pratiche del corpo estreme, ma quello di ritrovare la nostra natura danzante, nell’amorevolezza per il corpo.Il lavoro sarà in interno e in esterno e si adatterà alle esigenze del clima, quando lavoreremo in sala porteremo la memoria di ciò che abbiamo visto fuori e avremo il nostro Ikebana con noi.

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Dove dormirò?

Il ritiro è pensato perché tu possa dormire da noi, abbiamo un divano letto nello spazioso soppalco in legno con finestra sul cielo. Non siamo una struttura ricettiva, ma l’ospitalità anche la notte è vista come una continuità didattica nell’arco dei tre giorni per condividere il tempo senza troppi passaggi d’auto.

Nel caso siate in due, per non farvi stare stretti, vi consilglieremo un B&B semplice, curato ed economico e potrete accordarvi con i gestori per i costi del dormire.

Cucineremo comunque il pranzo e la cena tutti insieme qui e vi accompagneremo noi in auto al B$B se non avete la macchina.

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Cibo

Cucineremo insieme in casa, mi potrai dire in anticipo che cosa preferisci mangiare e se hai intolleranze. Non siamo una struttura ricettiva, condivideremo la preparazione dei pasti nel piacere di fare piccole cose quotidiane insieme.

Cerchiamo di usare prevalentemente prodotti locali e vegetariani, se hai intolleranze o allergie ci organizzeremo al meglio perché i pasti siano adeguati alle tue necessità.

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Animali

La nostra Yuki è una bella cagnolona molto giocherellona, se hai paura dei cani troveremo il modo di convivere piano piano anche con lei, non potremo stare sempre separati da lei, cercheremo una mediazione, perché anche Yuki ha bisogno della sua libertà.

Conviviamo anche con due gatte e un gatto molto riposati. 

Per prenotare la nostra chiamata conoscitiva

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